Nuove evidenze scientifiche sulla trasmissione di SARS-CoV-2 negli ambienti indoor

Approfondimenti sul ruolo dell’aerosol come veicolo principale di contagio e possibili soluzioni per vivere in sicurezza negli spazi al chiuso

22 Aprile 2021

All’inizio della pandemia Covid-19, quando sono stati effettuati i primi studi su un virus tanto pericoloso quanto sconosciuto, gli scienziati avevano identificato due modalità principali di contagio (fonte OMS e rapporto ISS n. 20/2020 e n. 25/2020):

– Contagio attraverso grandi particelle respiratorie (droplet < 5 μm) emesse quando parliamo, starnutiamo o tossiamo, che si propagano per brevi distanze, solitamente inferiori a un metro. Queste particelle possono depositarsi su oggetti e superfici, che diventano quindi fonte di diffusione.

– Contagio per contatto, diretto o indiretto.

 

Per questo motivo, le organizzazioni coinvolte nell’emissione delle linee guida (OMS, ECDC, CDC), indicano alcuni punti fermi per il contenimento della diffusione del virus:

– Pulire accuratamente superfici e oggetti con acqua e detergenti neutri

– Disinfettare superfici e oggetti con prodotti specifici, registrati e autorizzati
– Mantenere il distanziamento sociale, indossare sempre la mascherina e lavarsi le mani
Garantire sempre un adeguato tasso di ventilazione e ricambio d’aria

 

In un primo momento, si è dato grande rilievo al contagio tramite contatto con superfici infette (oggi sappiamo che il rischio di infezione tramite oggetti contaminati è basso, generalmente inferiore a 1 su 10.000 – Report CDC Cenetrs for Deseas and Control Prevention, USA), trascurando in modo significativo gli aspetti legati alla ventilazione e alla qualità dell’aria negli ambienti indoor.

Ad oggi sappiamo che i luoghi principali di contagio sono proprio gli ambienti indoor di dimensioni ridotte e con ventilazione limitata, soprattutto con un tempo di permanenza elevatoGlispazi al chiuso dove si riuniscono molte persone sono, quindi, gli ambienti più critici.

 

Questo avviene perché SARS-CoV-2, che è un virus respiratorio e si diffonde soprattutto per via aerea, si trasmette anche tramite aerosol (droplet < 5 μm), ovvero un insieme di minuscole goccioline respiratorie che trasportano particelle virali, che fluttuano e rimangono in sospensione nell’aria presente in ambienti chiusi.

Proprio per questo motivo, il contagio all’aperto è quasi irrilevante, poiché i droplet virali vengono diluiti in un volume d’aria enorme, rendendo molto difficile il contagio.

La soluzione?
NON chiudere tutte le attività che prevedono il loro svolgimento in ambienti indoor, ma metterle in sicurezza

Il rischio di contagio può essere ridotto e gestito in modo controllato tramite adeguate strategie di ventilazione e aerazione.

Giorgio Buonanno, professore ordinario di ingegneria tecnica ambientale all’Università degli Studi di Cassino e alla Queensland University of Technology di Brisbane (Australia), afferma che “l’ideale sarebbe agire con impianti di ventilazione meccanica controllata (VMC): nel caso del ricircolo è consigliato l’utilizzo di filtri HEPA. Quando la ventilazione meccanica non è attuabile perché richiede importanti lavori di ristrutturazione, si può pensare a purificatori d’aria portatili, che possono essere spostati in vari ambienti. È importante sapere che ad oggi è possibile stimare il rischio di qualsiasi ambiente indoor, intervenendo su ventilazione, tempi di esposizione e affollamento”.

Tecnocoop Multiservizi offre ai suoi clienti numerosi metodi per mettere in sicurezza gli ambienti indoor, sulla base delle nuove evidenze scientifiche, con soluzioni efficaci e certificate:

 

ALTA DISINFEZIONE DI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE CON PEROSSIDO DI IDROGENO

 

Gli impianti di ventilazione possono rappresentare un pericoloso metodo di diffusione del virus se non viene effettuata una manutenzione adeguata e periodica (in ambito civile, industriale e sanitario). 

Ricordiamo che il D.Lgs. 9 Aprile 2009 n. 81 (Testo coordinato con il Decreto Legislativo 3 agosto 2009, n. 106) prevede che gli impianti vengano periodicamente sottoposti a controlli, manutenzione, pulizia e sanificazione per la tutela della salute dei lavoratori.

Tecnocoop propone interventi di alta disinfezione di impianti aerotermiconprotocollo autorizzato e certificato dal Ministero della Saluteeffettuato tramite nebulizzazione a secco di perossido di idrogeno, biocida con comprovata azione virucida e battericida.

Il protocollo è efficace non solo su SARS-CoV-2, ma anche su tutti i microrganismi potenzialmente pericolosi che possono trovarsi nelle condotte degli impianti di ventilazione e nelle UTA (unità di trattamento aria), come Legionella, stafilococchi, Cladosporium, Penicilium, Alternaria, Fusarium, Aspergillus, Rhinovirus, virus influenzali e molti altri.

 

SISTEMI PORTATILI DI PURIFICAZIONE DELL’ARIA

 

Tecnocoop offre ai suoi clienti l’installazione in ambienti indoor di purificatori d’aria portatili progettati per garantire la massima efficienza nella rimozione di un’ampia gamma microrganismi patogeni, dotati di filtri disposti in sequenza (tra cui anche filtro HEPA), in modo da garantire una capacità di depurazione dell’aria che supera il 99,97%.

Le nostre apparecchiature sono in grado di rimuovere numerose sostanze inquinati presenti negli spazi chiusi, migliorando la qualità dell’aria e il microclima indoor (eliminazione di VOC, contaminanti gassosi, fumo da tabacco, odori forti, particelle trasportate dall’aria, polvere, acari).

 

Particolarmente indicati per:

-Studi medici e dentisti

-Sale di attesa

-Uffici

-Aule scolastiche

-Bar e ristoranti

-Abitazioni private

Tecnocoop Soc. Coop.
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